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Reflusso Gastro-esofageo

  • Immagine del redattore: Elena Mauri
    Elena Mauri
  • 24 feb
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 19 mar

Il periodo del cambio di stagione è quello più a rischio di recidiva del reflusso gastroesofageo.


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Cos’è il reflusso gastro esofago?

E’ la più frequente patologia del tratto digestivo superiore ed è causata dal passaggio retrogrado del contenuto gastrico in esofago, di norma composto da acido cloridrico, pepsina, ma anche acidi e Sali biliari e proteasi.

Il passaggio di tali sostanze nell'esofago avviene fisiologicamente durante la giornata, soprattutto dopo mangiato e per sforzi compiuti a stomaco pieno. Tuttavia, se questi eventi superano una determinata soglia, in termini di frequenza e durata, danno origine ad una vera e propria malattia.

EPIDEMIOLOGIA: Colpisce circa il 10-20% della popolazione in Europa!

Sintomi del reflusso e diagnosi

Come riconosco questa patologia? Il reflusso può manifestarsi con SINTOMI esofagei e/o extraesofagei.


Gli ESOFAGEI:

  • non erosivi (70% dei casi): pirosi, rigurgito, dolore toracico simile a quello di natura cardiaca);

  • erosivi (nel 30% dei casi): esofagite, stenosi, esofago di Barrett, AdenoK).


Gli EXTRAESOFAGEI:

tosse, laringite, asma, disfonia, odinofagia, erosione dello smalto dei denti, sinusite, fibrosi polmonare, otite media ricorrente, tubotimpanite (vengono spesso diagnosticati dall’otorino laringoiatra).


DIAGNOSI: I sintomi tipici riferiti da un paziente con obesità centrale, fumatore o da una donna in gravidanza, sono già sufficienti per fare una diagnosi di Malattia da Reflusso Gastroesofageo.

In questi casi, il medico di famiglia procederà a somministrare una terapia «ex juvantibus» per 4-8 settimane con un PPI (es. pantoprazolo). Se dopo la terapia non si ottengono risultati, oppure se ci sono anche sintomi "di allarme" come dimagrimento, debolezza, anemia, è necessario eseguire alcuni test diagnostici.


Il ruolo della dieta:

Un’alimentazione mirata può, attraverso alcune linee guida nutrizionali e comportamentali, aiutarti a ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo e, successivamente su accordo del medico curante, anche sospendere la somministrazione cronica del PPI.


Reflusso come conseguenza dell’alterazione del tono dello sfintere esofageo inferiore:

Rappresentando il tono del SEI uno dei maggiori meccanismi di continenza, esistono evidenze circa cibi o sostanze in grado di farlo variare, influendo positivamente o negativamente sui sintomi, qualora sia esso il maggiore responsabile dell’insorgenza dei sintomi.

Influiscono negativamente:

·       l’eccesso di grasso addominale con aumento della pressione intraddominale,

·       l’aerofagia e il meteorismo

·       i grassi

·       la caffeina

·       le bevande gassate

·       l'alcol

·       i carminativi

·       l’aglio

·       la menta piperita e la menta verde

·       le spezie

·       il cioccolato

·       il fumo

·       il latte intero

·       l’ipotiroidismo

·       il progesterone (EP, gravidanza e fase pre-mestruale)

·       la Secretina, il GIP, l’ipoglicemia conseguente ad un aumento di insulinemia (fisiologica o iatrogena) e l’ipertono simpatico.


Reflusso come conseguenza di uno stile di vita scorretto:

Quando invece a causare la sintomatologia non è solo un’alterazione organica dei meccanismi di continenza, ed eliminare quei farmaci o alimenti non è necessario a far regredire i sintomi, allora bisognerà indagare sulle abitudini di vita:

  • Orario dei pasti

  • Tipologia del pasto

  • Frequenza dei pasti

  • Quantità di cibo ingerito al pasto

  • Dentizione e masticazione ´ Velocità con cui si consuma il pasto

  • Ambiente in cui si consuma il pasto (tensioni lavorative/familiari)

  • Abitudine a sdraiarsi o a fare sforzi dopo i pasti.


Gestione comportamentale:

  • Suddividere gli alimenti giornalieri in 5 pasti.

  • Consumare ogni pasto con calma masticando abbondantemente, un’efficace masticazione riduce l’introduzione di aria e stimola la peristalsi. Inoltre, un bolo ben masticato fa in modo che gli alimenti vengano adeguatamente ricoperti di saliva la quale ha proprietà cicatrizzanti e lenitive.

  • Non consumare mai cibi troppo caldi o troppo freddi.

  • È importante bere molto ma andrebbe ridotto il loro consumo durante il pasto: impegnarsi nell’arco della giornata e bere prima oppure 30 minuti dopo la fine del pasto.

  • Evitare di utilizzare indumenti stretti che comprimano sulla zona addominale.

  • La cena andrebbe consumata almeno 3 ore prima di coricarsi e l’ideale sarebbe fare una passeggiata di 20 – 30 minuti dopo i pasti.

  • Se il reflusso è persistente, coricarsi lasciando schiena e collo leggermente rialzati.


Gestione nutrizionale e di preparazione degli alimenti:

  • Iniziare la giornata o comunque bere nell’arco della giornata tisane alla MALVA bevuta a temperatura ambiente. Un’altra alternativa potrebbe essere la CAMOMILLA (dalle proprietà antiinfiammatorie, spasmolitiche e lenitive).

  • Come condimento prediligere l’olio extra vergine di oliva aggiunto a crudo sugli alimenti.

  • La frutta è suggerita negli spuntini (nelle fasi acute viene anche totalmente eliminata) e andrebbe preferibilmente consumata a piccoli pezzi o schiacciata, meglio quindi se matura in quanto più morbida. E' possibile anche consumare direttamente la mousse di frutta confezionata da mischiare con lo yogurt bianco per addolcirlo.

  • Gli alimenti proteici (carne e pesce) vanno preferiti con tagli sottili e cotture veloci in padella. Evitare il bollito e le cotture prolungate.

  • Il pane andrebbe sempre tostato mentre va evitato quello fresco ricco di mollica morbida.

  • Prediligere le verdure cotte al vapore (scivolose es. lattuga, bietola, zucchine, melanzane, spinaci, ecc…) oppure bollite e ripassate in padelle (basse e larghe) mentre evitare le crucifere (broccoli, cavolfiori, cavolini, ecc…).

  • Evitare la preparazione di verdure frullate o con bimby.

  • Evitare il fritto.

  • Iniziare il pasto con alimenti “morbidi” che lubrifichino il lume esofageo preparandolo a tollerare strutture più dense e compatte.


Prenota la tua prima visita per imparare a gestire e/o risolvere il reflusso gastroesofageo sia in fase acuta che stazionaria!

 
 
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